I miei lavori su ewriters

martedì 2 settembre 2014

Man in the rain



Cadi, pioggia! Cadi su di me. Cadi sul nostro cammino, sulle nostre storie, sui nostri sentimenti. Purificali. 

Lava questi corpi sporchi di debole umanità ed incertezze. Lava via le sofferenze, il rammarico per il nostro continuo indugiare e restituiscici  nudi e nuovi a questa terra. Molli e poi induriti come il terreno bruciato dal sole dopo un acquazzone.

Cadi pioggia e non essere modesta, non ho paura di bagnarmi. Un nuovo battesimo per ritrovare la nostra essenza.   

domenica 31 agosto 2014

Summer on a solitary beach

Sospeso. Il mare sembra un cielo in assenza di gravità che ti tiene in equilibrio tra l'abisso e la superficie. Il silenzio e la risacca; il sole caldo e l'acqua gelida. Tutto intorno è fermo, assente, surreale. Non siamo nuotatori, né marinai, preferiamo rimanere fermi in superficie a cercare la pace nel dolce suono dell'acqua che ci entra nelle orecchie, mentre accarezza i nostri corpi. Una riconciliazione all'origine della vita, a quel primo gemito, a quel primo pianto che sa di vita. Vita che spesso diventa un mare tempestoso, una sfida a chi riesce a nuotare più lontano. Vita che a volte si ferma e diventa un semplice gioco a rimanere a galla.

mercoledì 20 agosto 2014

Night walk

Diciamo che non sono quello che ti aspetteresti di incontrare una sera passeggiando tra strade deserte illuminate dalla fioca luce di lampioni assonnati. 

Diciamo che camminare aiuta molto: lo fai quando ti vuoi rilassare, quando vuoi digerire; lo fai perché è salutare o piuttosto perché ti aiuta a pensare. Beh, si. Pensieri messi lì, sulle tue spalle, ad accompagnarti nel silenzio della sera, tra le rare urla degli ultimi sopravvissuti ad una giornata ordinaria che si accinge a finire. 

Camminare, camminare soli. Quante volte lo abbiamo fatto? Quante volte lo faremo? E se non lo abbiamo fatto, forse sarebbe ora di cominciare, perché, si, aiuta anche alla circolazione. Camminare senza cercare davvero una direzione esatta, perché, in fondo, è quello che siamo: dei dardi sparati dall'arco di un arciere stanco, scontento e magari anche disattento. 

Dei dardi impazziti che continuano a passeggiare come se la sera ad un certo punto rallentasse il suo corso per darci il modo di osservare con maggiore attenzione ciò che ci sta intorno. Respiro lento e l'eco delle parole da lontano sembra quasi un lamento deforme. 

Dardi lenti, che camminano senza una meta, senza un direzione, come consapevoli che ciò che è stato scoccato, indipendente dai modi, dal vento o dal bersaglio, è destinato ad incontrare un tronco in cui conficcarsi.

mercoledì 30 luglio 2014

I see fire

Il vuoto intorno e un dolce giro acustico che ti entra nella testa, ma che piano si trasforma in una cantilena ossessiva. Mille sfumature, mille significati attribuiamo a tutto ciò che ci circonda pur di non arrenderci alla realtà delle cose. Alcuni ci chiamano sognatori, altri preferiscono patetici, eppure le ore passate a guardare il soffitto non cambiano a seconda dell'etichetta. Ci creiamo storie, immaginiamo discorsi. Parole. Tante. Troppe. Parole donate al vento, alle notti insonni, alla pioggia. Parole che, se potessero volare, sarebbero dei degni messaggeri al pari di quelle storie di cavalieri e castelli e principesse. Ma rimangono tutte qui, ballano a tempo di musica sul pavimento della mia mente, che lentamente sembra voler cedere.

venerdì 4 luglio 2014

Clouds

Un cielo pieno di stelle che non posso toccare, coperto com'è dalle nuvole. Il caso non ama le persone che continuano ad indugiare. Il caso ed il tempo non fanno differenza se sei forte o fragile, se sei sveglio o meno. Essi danno e tolgono a tutti, indistintamente e se hai paura del momento o delle conseguenze sarà stato tutto inutile: quasi come fermarsi all'ultimo gradino di una scala che ti avrebbe portato almeno fuori da quell'inferno di fuoco e fiamme che solo un'anima in tempesta può essere; una vera e propria scommessa persa perché hai preferito temporeggiare, perché sapevi come muoverti, sapevi come agire, cosa fare, dove andare, chi e cosa scegliere. Un particolare non ti è saltato all'occhio, forse il più importante: certi treni ripartono, dopo essersi fermati per un po'.

sabato 28 giugno 2014

Anthem part I

I pensieri sono treni verso l'infinito. 
E non si fermano mai. 
Sono tramonti guardati dall'oblò di navi in rotta verso le stelle.
I pensieri sono montagne innevate. 
E paesaggi mistici.
Sono pezzi di un quadro che si sgretola.
Una porta verso l'eterno, dove tutto inizia e tutto finisce.
I pensieri: tanti miracoli, troppe maledizioni.



lunedì 2 giugno 2014

Drown into yourself

Sotterriamo sentimenti sinceri sotto montagne di piaceri effimeri, costruendoci sopra delle case di cartone. Come uccelli in gabbia guardiamo il giorno che si schiude e il mondo che ci gira intorno. Cerchiamo di combattere ma siamo inermi. Preghiamo affinché tutto ciò contro cui combattiamo rimanga distante da noi, eppure è tutto lì, ben radicato dentro di noi. Noi i nemici di noi stessi. Il nostro corpo diventa un vaso di incubi e incertezze all'interno del quale la nostra mente fa fatica a rimanere a galla.