“Immaginiamo che un individuo viva due periodi, 0 e 1…”
Maledetto foglio bianco, condanna per chi ha tanto da dire,
benedizione per chi non saprebbe neanche come riempirlo. I pensieri sono più
veloci dei razzi e altrettanto potenti possono tornarti contro. Maledetto.
Eppure quante gioie, quante speranze può nascondere uno stupido foglietto: una
lettera di ammissione all’università che sognavi, una pagella, la vincita di un
concorso, o chissà che. Quanto si può essere disperati a parlare con un foglio?
E se fossimo solamente dei sognatori? E se davvero riuscissimo a trasformare
questo foglio in una nave, un aereo, ma che ne so, una navicella spaziale? Dritti
nello spazio! E chi ci prenderebbe più?! Maledetto foglio: troppe volte impari
come riempirlo e tutte le volte non è mai il modo giusto. Ma si, perché non
scrivi bene, perché hai una brutta calligrafia, perché il contenuto è povero,
perché, si, tutti noi siamo poveri. Poveri di conoscenze, di passioni, poveri
di amore. Amore! Che parolone… e se scrivessi una lettera d’amore su questo
foglio?
Così passiamo le nostre giornate, così ci consumiamo più
veloci di questo foglio bianco. Maledetto.
Grazie ad Alessandro Chianese per l'illustrazione |
Joe, I have no words...hai descritto perfettamente una dei miei tipici status..
RispondiEliminaUn abbraccio